Fino a oggi, per descrivere il trasporto della luce attraverso la vasta classe di mezzi anomali, i ricercatori hanno sempre pensato che fosse sufficiente sostituire la distribuzione classica della lunghezza del cammino estratto con una anomala a scelta. Il lavoro recentemente pubblicato su Advanced Theory and Simulations rivela che questo non è sufficiente, portando a violazioni macroscopiche di molteplici grandezze fisiche che non erano state riconosciute nella letteratura precedente. Nel trasporto anomalo, la luce acquisisce una “memoria” della sua traiettoria passata, che richiede l'introduzione di nuove regole per la sua propagazione, soprattutto quando attraversa i confini tra regioni diverse. Questo lavoro identifica con successo l'insieme completo di regole - una “ricetta” per la corretta modellazione del trasporto anomalo della luce - convalidandola in una serie di scenari diversi e rivelando alcune conseguenze controintuitive della sua applicazione al caso dei mezzi eterogenei finiti.
Questi risultati rappresentano una generalizzazione del trasporto classico e si applicano a tutti i tipi di trasporto anomalo ben oltre la luce e l'ottica, offrendo spunti sia per l'interpretazione fisica che per l'impatto previsto sulle misure sperimentali.
F. Tommasi, L. Pattelli, S. Cavalieri, L. Fini, M. Paolucci, E. Pini, A. Sassaroli, F. Martelli, Anomalous Radiative Transfer in Heterogeneous Media. Adv. Theory Simul. (2024), 2400182
Link:
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/adts.202400182