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Interferenza Lineare 2

 

 

Lo studio sul moto apparente e il movimento reale è alla base di molte ricerche attuate da Ennio L. Chiggio fin dagli esordi della fondazione del Gruppo N, collettivo di cui è stato cofondatore nel 1960.

Le Interferenze si compongono di due lastre serigrafate poste ad una “buona distanza” tra loro, i cui retini “interferiscono” creando un moto apparente quando il fruitore muove il proprio sguardo di fronte ad esse. Ennio Chiggio sperimenta molte varianti attorno alle Interferenze lineari, attivando flussi ondulatori prodotti da rigature inclinate, concentriche o sinuose che generano, su chi guarda, la percezione di un moto apparente delle strutture visive costituenti l’opera.

 

 

Interferenza lineare 2 è una delle primissime ricerche, che trova la sua prima espressione nell’opera Dischi variabili del 1962, presentata a Nove Tendencije 2 nel 1963 a Zagabria. In Interferenza lineare 2 il pattern della lastra superiore, composto da 25 figure circolari costituite da un fascio di righe parallele e alternativamente inclinate, interferisce con il pattern inferiore costituito da un retino continuo di righe verticali dello stesso spessore. Ne nasce un movimento apparente di pattern a fasce che salgono e scendono alternativamente.

Nel 1963 la rivista scientifica Scientific American pubblicò un fondamentale articolo di Yasunori Nishijima e Gerald Oster sui Moirè Pattern, dedicando la copertina. I due ricercatori spiegavano come i Moirè Pattern fossero prodotti da due figure con allineamenti periodici posti uno sull’altro che producevano delle bande verticali, trasversali o tracciati ad incurvamento ciclico. Ciò che gli Enne avevano intuito con anticipo e vivace insight veniva finalmente formalizzato scientificamente, avviando ulteriori spunti alla ricerca.

 

 

Ennio Ludovico Chiggio

 

 

Ennio Chiggio (Napoli, 1938 – Padova 2020) frequenta con discontinuità l'Accademia di Belle Arti e la Facoltà di Architettura a Venezia. Nel 1957 inizia a dipingere, utilizzando la china su carta e la tempera su cartoncino per realizzare opere d'ispirazione informale. Nel 1958 entra in contatto con un gruppo di giovani artisti padovani, con i quali frequenta i corsi presso lo studio del professor Travaglia, e nel 1960 è tra i fondatori del Gruppo N. Il 1961 è l'anno delle esposizioni nello Studio N di via S. Pietro a Padova, ove si susseguono le mostre “a puntate” di tutti i componenti. Si dedica alla lettura dei saggi di John Dewey e affina la costruzione di oggetti di dimensioni ridotte in cartoncino nero, piegato e tagliato a formare strutture anti-pittoriche, che segnano l'allontanamento definitivo dalla sensibilità informale. Si interessa alla poesia visiva e al concretismo fotografico, ambiti che ispirano l'attività tematico-didattica dello Studio N, attraverso cui si intende trasformare l'informazione culturale in un momento di conoscenza collettiva e di consapevolezza sociale. Partecipa con il Gruppo N alla mostra Arte Programmata, presentata da Umberto Eco a Milano, Venezia e Roma nel 1962 e a Trieste nell'anno successivo. L'esposizione viene, inoltre, riproposta nel 1964 al Royal College of Arts di Londra e al Loeb Student Center di New York. Nel 1963 è presente con il Gruppo N alle mostre Oltre la pittura oltre la scultura, ospitata dalle gallerie Cadario di Milano e La Bussola di Torino, alla cruciale Gruppo N presso lo Studio F di Ulm in Germania e alla IV Biennale Internazionale di San Marino, dove i Gruppi N e Zero vincono il primo premio. Nel 1963-1964 partecipa a Nuove Tendenze 2 presso la Fondazione Querini Stampalia, realizzata a seguito della seconda edizione di Nove Tendencije, evento a cui il Gruppo N partecipa nel 1961, 1963 e 1965 a Zagabria e che Chiggio considera un'esperienza formativa fondamentale per lo scambio di informazioni con artisti internazionali. Nel 1964, alla XXXII Biennale di Venezia, Chiggio presenta l'elaborato elettronico Ambiente sonoro, prodotto in collaborazione con Teresa Rampazzi. Nello stesso anno fonda con la Rampazzi e Serenella Marega il Gruppo di Fonologia sperimentale NPS (Nuove Proposte Sonore) per la produzione di oggetti sonori con musica elettronica e di sintesi. Nel 1966 partecipa al programma di audizioni di musica elettronica organizzato dalla Galleria La Chiocciola di Padova e nel 1967 presenta alcuni oggetti sonori all'antologica Grupa N al Museum Sztuki Wlodzi di Lodz. Entra in contatto con i componenti del S2FM a Firenze e dello SMET di Enore Zaffiri a Torino e prosegue con coerenza un'attività legata ai laboratori europei di musica d'avanguardia sino al 1977. Negli anni Sessanta Chiggio si rivolge allo studio della cinesi corporea, alla progettazione di ambienti e al disegno industriale in sintonia con gli interessi di alcuni componenti del Gruppo N. Nel 1973 è membro del consiglio direttivo dell'Associazione Disegno Industriale di Milano e dal 1975 al 1991 cura la comunicazione d'immagine di imprese nazionali ed estere. Tra gli anni Settanta e Ottanta realizza opere in cui si alternano geometricamente campi rossi e bianchi, per indurre lo sguardo del fruitore a meditare sull'instabilità visiva dei solidi percepiti. Dal 1978 al 1989 è docente di Progettazione ed Estetica industriale all'Accademia di Belle Arti di Venezia. Apre nello stesso periodo a Padova con Giulia Laverda la Galleria TOT e si occupa delle installazioni e ricerche sul linguaggio ludico per il gruppo TATA, esperienza collettiva da lui fondata. Nel 1996 apre il laboratorio Embtool, dove esegue cortometraggi inerenti all'architettura e all'arte in collaborazione con Alberta Ziche e Claudia Chiggio, dove sviluppa progetti ispirati al rapporto tra i più recenti modelli matematici e l'espressione artistica. A sessant'anni frequenta la Facoltà di Lettere e Filosofia a Padova per oltre un anno, periodo in cui prepara il saggio filosofico, non divulgato, Quodlibet e i quaderni Lettera filosofica, Insight ed Exit. Nel 2009 è presente alla quarta edizione di Prague Biennale con il Gruppo Al.Chi.Mas+X, operatore che agisce con le geometrie eclettiche composto Getulio Alviani, Ennio L. Chiggio, Manfredo Massironi ed Edoardo Landi. E' del 2011 la Mostra antologica Dislocamenti Amodali svoltasi presso il Centro Culturale San Gaetano di Padova.

Per la completa recensione delle mostre a cui ha partecipato si rimanda a www.enniochiggio.it

Archivio Ennio Ludovico Chiggio

L'Archivio Ennio Ludovico Chiggio è stato istituito nel 2008 per volontà dell’artista stesso, con l’obiettivo di organizzare, preservare e valorizzare la sua vasta e poliedrica produzione artistica. Oltre a svolgere un ruolo cruciale nella conservazione delle opere di Chiggio, l’archivio si occupa di rilasciare certificazioni di autenticità e collabora attivamente con gallerie e istituzioni per promuovere mostre e retrospettive dedicate all’artista. Attraverso queste iniziative, l’Archivio Ennio Ludovico Chiggio contribuisce a mantenere viva l’eredità artistica e intellettuale di uno dei protagonisti dell’arte contemporanea italiana. La gestione dell’archivio è affidata a Claudia Chiggio e Alberta Ziche, contattabili all’indirizzo email archivio@enniochiggio.it.

Enlighting Mind ringrazia Alberta e Claudia per aver concesso l’opera Interferenza Lineare 2 in esposizione temporanea.

Ultimo aggiornamento

01.03.2025

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